Il vallone del ROC
Dopo Noasca, superati i tornanti, si parcheggia sulla destra, poco dopo il torrente. Si imbocca un sentiero piuttosto irto, che dapprima supera la frazione Balmarossa di sopra e poi, giunti quasi alla fine della strada, si prosegue a sn. su bel sentiero che, con leggera ascesa, tocca le frazioni di Crestet, Varda e Maison, giungendo alla piccola chiesetta di San Luigi, a m. 1582. Da questo punto si ha la visuale sulla frazione di Frandin, posta poco più in basso. Proseguendo si superano le frazioni di Mola, Cappelle e Potes, a m. 1552; di qui si può ammirare la splendida cascata che scende dal torrente Roc.
Attraversato il ponte sul torrente, si sale alla frazione di Borgo Vecchio, dove la chiesetta di Sant’Antonio, che sovrasta il paesaggio, è posizionata a m. 1534.
Da questo punto il sentiero comincia a scendere verso valle, toccando le frazioni di Ertà e Fregai ormai diroccate, giungendo fino a Pianchette, alla base della vecchia strada statale. Con una breve deviazione verso la frazione di Pian, si può visitare la chiesetta della Madonna di Prascundù. Di qui, proseguendo sulla strada provinciale per Noasca, si giunge al parcheggio vicino al torrente.
Note: suggestivo percorso nelle frazioni che un tempo vissero il momento di maggior densità demografica. Nel 2000, l’Ente Parco ha effettuato un piano di risanamento per salvaguardare i valori culturali presenti nelle frazioni, ricostruendo non solo scene di vita quotidiana, come la scuola di Maison, ma dando al contesto paesaggistico anche un valore aggiunto di alto pregio.
Vegetazione presente: castagneti, ciliegi, betulle.
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Difficoltà: Escursionistico
Distanza: 2,5 km
Tempo: 2/3 h
Dislivello: 500 m
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